
Peggio la toppa del buco, si diceva un tempo. E in effetti Gian Marco Capitani, uno dei capopopolo della rivolta No Green pass, che dal palco di Bologna si era distinto per le offese alla senatrice a vita Liliana Segre, è riuscito con una lettera di mezze scuse a peggiorare la situazione. "Ho usato un termine infelice", ammette il giorno dopo Capitani, e certo il verbo sparire abbinato a una donna che ha visto sparire la sua famiglia nei forni crematori, fa venire i ...