
Un pool di avvocati che difende alcuni parenti delle vittime del mostro ha depositato un'istanza alla Corte d'Assise di Firenze per riaprire il caso. In"un'informativa dei carabinieri del 1984 si parla di una calibro 22 che dalle impronte risaliva a un uomo nella cui casa furono ritrovati i bossoli. L'uomo sospettato è poi uscito dall'elenco dei possibili imputati. I magistrati non lo hanno mai sentito."