
Telefoni cellulari, computer, generi alimentari, ma anche denaro, da 100 a 1000 euro per ogni favore elargito. In cambio di questi regali, alcuni agenti di polizia penitenziaria del carcere di Trani agevolavano i colloqui dei detenuti con i loro familiari anche in tempo di lockdown, nella primavera dell'anno scorso, quando gli incontri in presenza non erano possibili, oppure lasciando che durassero a lungo o che fossero più frequenti del dovuto.