Diario Giorno 84
Una scultura sulla sabbia, una grigliata e l’ultimo tramonto dei naufraghi all’isola
La finale è ormai dietro l’angolo, mancano poche ore alla fine di quest’avventura e i naufraghi vivono con emozioni diverse questi ultimi giorni insieme. A Valentina mancherà il risveglio sull’Isola, Ignazio, Matteo, Awed e Andrea si svegliano presto per godersi il magico momento dell’alba “Quando mi ricapiterà” dice Awed, mentre Andrea resta della sua posizione cinica “Non mi mancherà l’Isola ma dei momenti intimi vissuti qui” e Matteo ha già nostalgia dei granchi scroccarelli. Matteo si decide a dare ad Awed la lettera che ha scritto per lui: “Caro Awed, finalmente possiamo dire di avercela fatta, quando sono arrivato, hai fatto un sorriso che difficilmente imenticherò. Con te ho condiviso anche abbracci sinceri, risate, tenerezze nel momento del pianto, della tristezza, dello sconforto, nella nostra capannuccia. Ho un po’ il magone se penso che tutto questo sta per finire, ma allo stesso tempo sono felice di uscire di qua portandomi dietro un’esperienza fantastica e un nuovo vero grande amico. Ti voglio un mondo di bene”. E il pensiero non finisce qui, in allegato Matteo da ad un emozionato Awed due pietre di differente colore ma molti simili, simbolo della loro amicizia. All’alba dell’ultimo giorno Ignazio si sveglia con il desiderio di fare una scultura per la fidanzata Cecilia “Mi manca tanto, le lei aveva paura di questa esperienza e di questo distacco, che qualcosa cambiasse dentro di me” dice Ignazio, aggiungendo che qualcosa è davvero cambiato, ma non vede l’ora di dirlo alla sua ragazza. Awed invece decide di scrivere una lettera a se stesso: “Sembrava impossibile ma ce l’hai fatta, sei arrivato alla fine. In che modo? Facendo l’ unica cosa che ti riesce meglio,credere in te stesso. Qualche passo falso all’inizio l’ hai commesso, ma ti è servito d’esperienza. L Isola ti dà l’opportunità di poter cambiare, fanne tesoro l’ Isola ti ha fatto capire l ’importanza del tempo, abbine cura perché non torna indietro. Per quanto tu possa aver sofferto e patito questa esperienza, ricorda che è stata la più grande figata della tua vita. Fai tesoro di tutto, delle lacrime, delle gioie, dei dolori, delle discussioni e delle sofferenze. Tutto questo, tra qualche giorno non sarà altro che un ricordo. Semper fidelis, Isola, e grazie di tutto, non ti dimenticherò mai, purtroppo”. Intanto i naufraghi, guidati da Beatrice decidono di fare una scritta sulla sabbia “Per lasciare un segno del nostro passaggio”. Ignazio è il re delle sculture di sabbia, così inizia a imbastire i lavori. Il morale è alto, seppur nostalgico, e i naufraghi tra una levigata e l’altra intonano Azzurro. Conclusa l’opera, tutti i naufraghi imprimono sulla sabbia l’impronta delle proprie mani. Poi all’orizzonte compare un barchino. Apprensione, ansia. Ma tutto viene ribaltato, non c’è nessuna cattiva notizia anzi, il contrario. Per festeggiare l’ultima notte sull’Isola ai naufraghi viene concessa una griglia per concludere a pancia piena questa avventura. È un momento di confessioni. La nostalgia impregna l’atmosfera di queste ultime ore, ogni naufrago ripensa al suo percorso e a cosa l’Isola gli ha fatto affrontare e capire e insieme si abbracciano guardando uniti il loro ultimo tramonto. Manca solo la finale, l'ultimo capitolo di quest'avventura. Chi vincerà? Lo scopriremo solo Isolando!