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L'intervista
21 gennaio 2024

Arianna Mihajlović racconta gli ultimi giorni del marito Siniša: "Non sapeva che stava per morire"

Arianna Mihajlović parla per la prima volta a Verissimo della scomparsa del marito Siniša: "Gli ho preso la mano e gli ho detto: 'Non preoccuparti, amore, ci penso io ai ragazzi, vai'. Dopo che ho pronunciato quelle parole, lui ha fatto il suo ultimo respiro"

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Arianna Mihajlović racconta per la prima volta a Verissimo gli ultimi giorni di vita del marito Siniša, scomparso nel 2022 per una leucemia.

"È stato un anno difficilissimo. All'inizio non riuscivo a prendere coscienza di quello che mi era successo, ora piano piano sto cercando di elaborare il lutto e di accettarlo", afferma Arianna Mihajlović.

La prima diagnosi di leucemia di Siniša Mihajlović è arrivata nel 2019, ma, dopo un trapianto di midollo osseo, l'allenatore sembrava in via di guarigione. Nel 2022 ha avuto una ricaduta. "La prima volta eravamo molto forti, eravamo convinti di vincere questa battaglia, poi quando è arrivata la seconda batosta ho avuto davvero paura di perderlo", dice Arianna.

Ripercorrendo gli anni della malattia del marito: "Ho sofferto quando è morto, ma anche i quattro anni della malattia sono stati difficilissimi. Vedere il terrore negli occhi di Siniša, i trapianti, quando le cure andavano male: sono stati momenti traumatici".

Degli ultimi giorni del marito, Arianna racconta: "Il secondo trapianto non era andato bene. I dottori ci avevano dato come ultima possibilità una cura sperimentale a Bergamo. Ci abbiamo provato. All'inizio sembrava stesse andando bene, poi però ha avuto un crollo. I medici mi hanno chiamata per dirmi che oramai non c'era più niente da fare".

Siniša Mihajlović non ha mai saputo che stesse per morire: "Mi sono raccomandata di non dirgli nulla, volevo dargli una speranza. Non volevo che lui perdesse la speranza, perché lui voleva vivere. Era convinto di farcela, non pensava di morire".

Arianna Mihajlović ricorda i suoi ultimi istanti: "Eravamo tutti lì con lui, abbiamo sentito il respiro che si faceva irregolare. Gli ho preso la mano e gli ho detto: 'Non preoccuparti, amore, ci penso io ai ragazzi, vai', perché lui non voleva andarsene. Dopo che ho pronunciato quelle parole, lui ha fatto il suo ultimo respiro ed è morto. Poi siamo crollati tutti nel pianto".

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